Kherson, 70 soldati morti sul campo. Zaporizhzhia sotto attacco. Zelensky: “a Kiev si decide il destino della democrazia”
62esimo giorno di guerra in Ucraina, che si è aperto con Zaporizhzhia nel mirino: la città è sotto attacco russo da questa mattina, secondo fonti interne, e l’esercito russo pare stia muovendo verso la città di Dniepr.
Secondo Kiev, nella regione di Kherson sono morti 70 soldati russi durante la distruzione di un deposito di munizioni da parte dell’esercito ucraino.
«Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell’Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. La Russia può spendere enormi risorse per sostenere la guerra. Per opporsi anche all’intero mondo libero. Ma le lezioni della storia sono ben note. Se hai intenzione di costruire un Reich millenario, perdi. Se hai intenzione di distruggere i vicini, perdi. Se vuoi ripristinare il vecchio impero, perdi. Molte città e comunità sono ancora sotto il controllo temporaneo dell’esercito russo. Ma non ho dubbi che sia solo questione di tempo prima di liberare la nostra terra», è stato il discorso del presidente Zelensky questa notte, che ha sottolineato: ha sottolineato che negli ultimi due mesi sono stati usati più di 1.100 missili contro l’Ucraina, diverse bombe e artiglieria: «hanno torturato, derubato, giustiziato. Hanno minato la nostra terra. Città e villaggi pacifici sono stati trasformati in un inferno. Alcune città e comunità ucraine sono state rase al suolo. Ma non hanno ottenuto nulla. E non ci riusciranno. Un mese fa dovevamo ancora convincere diversi Paesi che scommettere sull’Ucraina significava vincere. E ora lo sanno tutti».
A Mykolayiv la Russia ha lanciato attacchi missilistici contro infrastrutture civili. Non si contano per il momento morti, ma un civile è rimasto ferito.
Mosca sta provvedendo al rafforzamento della sicurezza delle frontiere e dei posti di blocco nelle regioni di Bryansk, Kursk e Belgorod. Sorveglianza aerea nella regione di Odessa.
La città di Kreminna è caduta in mano a Mosca: si registrano nelle ultime ore pesanti combattimenti a sud di Izium, nell’est, mentre l’esercito russo cerca di avanzare verso Sloviansk e Kramatorsk.
L’incendio divampato nel deposito di carburante di Bryansk invece è stato completamente spento dai vigili del fuoco.
Il ministro degli Esteri Kuleba ha scritto sui social in risposta alla minaccia da parte di Mosca su una possibile terza guerra mondiale: «Mosca perde l’ultima speranza di spaventare il mondo nel suo sostenere l’Ucraina. Da qui il discorso di un ‘reale’ pericolo di Terza guerra mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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