In Bulgaria il premier Petkov lancia una raccolta fondi per l’Ucraina: dona un mese stipendio e chiede a concittadini di fare lo stesso. La Russia ha sospeso le forniture di gas verso la Polonia
L’amministrazione Biden sta valutando un pacchetto da cinque miliardi di dollari di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. Lo riferiscono fonti informate all’agenzia Bloomberg. La proposta avrebbe il sostegno bipartisan di repubblicani e democratici al Congresso degli Stati Uniti. Nel weekend il senatore dem Chris Coons ha guidato una delegazione Usa a Roma per fare il punto con i vertici della Fao sulla situazione in Medio Oriente, Africa e altri Paesi in difficoltà in tutto il mondo.
Il primo ministro della Bulgaria, Kiril Petkov, ha intanto annunciato su Facebook il lancio di una campagna di raccolta fondi per l’Ucraina e ha donato per primo un mese di stipendio, invitando i suoi concittadini a fare lo stesso. «L’invio di aiuti militari all’Ucraina richiede unità politica ma anche sociale. Ci sono molte opinioni estreme nella sfera pubblica sull’argomento. Penso che sia giunto il momento di trasformare questa energia pubblica in azione reale – ha scritto Petkov. – Chiedo a tutti i cittadini bulgari che vogliono davvero aiutare l’Ucraina di donare uno stipendio come me. È facile parlare, ma fare è difficile: è tempo che i post su Facebook diventino fondi per l’Ucraina».
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ringraziato pubblicamente Petkov. «Siamo grati al primo ministro per aver avviato una campagna pubblica per raccogliere fondi per l’Ucraina e aiutarci a rafforzare le nostre difese: questa mossa dimostra la vera solidarietà della Bulgaria con l’Ucraina», ha scritto su Twitter.
La Bulgaria ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, ha votato a favore delle sanzioni dell’Ue contro la Russia e ha accolto più di 90.000 rifugiati ucraini. Tuttavia non c’è consenso nella coalizione di governo a quattro partiti sull’opportunità di inviare armi e munizioni a Kiev.
La Russia ha sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto Yamal. Lo riporta il sito polacco Onet, ripreso dalla Tass, citando fonti governative e del settore energetico polacco. Una squadra di crisi si è riunita presso il ministero del Clima della Polonia per affrontare il caso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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