
Le detrazioni scattano al superamento della franchigia di 129,11 euro
Fra le agevolazioni confermate dalla legge di Bilancio 2022 c’è anche il cosiddetto bonus animali domestici. Più che di un vero bonus, si tratta di una detrazione fiscale di cui possono usufruire i padroni di cani, gatti e altri animali domestici.
Nello specifico, la Manovra ha reiterato la deducibilità delle spese veterinarie. In particolare, è possibile detrarre fino al 19% delle spese sostenute per i propri animali domestici, con un tetto massimo rialzato a 550 euro.
Le detrazioni comunque scattano al superamento della franchigia, fissata a 129,11 euro. Un’altra condizione necessaria è che le spese siano tracciabili e dunque sostenute con mezzi di pagamento quali carta, bancomat, versamento bancario o postale.
In alternativa è necessario conservare e consegnare in sede di dichiarazione di redditi (con modello 730, sezione Altre spese) la fattura o lo scontrino con codice fiscale del richiedente e documentazione relativa all’iscrizione all’anagrafe canina (dell’obbligo di profilazione dei cani abbiamo parlato anche qui) e al microchip per i cani, al solo microchip per i gatti.
Fra le spese deducibili rientrano quelle per le cure veterinarie, per l’acquisto di medicinali prescritti dal medico veterinario, per le analisi di laboratorio e per interventi presso cliniche specializzate.
L’obbligo di tracciabilità del pagamento non si applica alle spese per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.
La detrazione, si precisa, è valida solo per gli animali detenuti legalmente e non destinati alle attività agricole, all’allevamento o al consumo alimentare; parliamo quindi di animali domestici detenuti per compagnia o di animali destinati alla pratica sportiva.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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