Sale a 600 il bilancio dei feriti del bombardamento dell’acciaieria Azovstal
Continua la guerra in Ucraina. Il 29 aprile i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk, a Vremivka e a Shandryholovo. Altre quattro persone sono rimaste ferite». Lo riferisce su Telegram il governatore Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che “non è ancora possibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha».
Stando a quanto riferito dal sindaco di Mariupol Vadim Boychenko è salito a 600 il numero dei feriti dopo il bombardamento russo dell’acciaieria Azovstal.
La prossima fornitura di equipaggiamenti e armi statunitensi all’Ucraina arriverà nell’arco di 24 ore, a bordo di oltre una dozzina di voli. Lo ha reso noto un funzionario del Pentagono, citato dai media Usa. Il carico in consegna comprende i ‘droni fantasma’ Phoenix, radar e mine.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ai media polacchi che “i rischi di chiudere completamente qualsiasi dialogo con i russi sono altissimi” e ha definito il processo di negoziazione “molto lento”.
Zelensky si è poi detto pronto a parlare con Vladimir Putin nonostante le atrocità commesse a Bucha, Mariupol e in altre città. Il leader ucraino ha affermato di voler incontrare Putin perché “un solo uomo decide tutto” in Russia.
Il presidente ucraino ha reso noto che è stato scoperta un’altra fossa comune, con i cadaveri di circa 900 persone, nella regione di Kiev. Zelensky ha aggiunto che il governo ritiene che siano quasi mezzo milione gli ucraini deportati illegalmente in Russia dall’inizio dell’invasione. «E nessuno sa quante persone siano state uccise» riferisce Ukrainska Pravda.
Secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov i negoziati tra la Russia e l’Ucraina sulle garanzie di sicurezza potrebbero andare avanti in modo significativo “se Kiev fosse un negoziatore onesto”.
Durante un’intervista al canale televisivo Al-Arabiya Lavrov ha dichiarato: «se fossero negoziatori onesti, se si impegnassero passo dopo passo in ciò che hanno concordato, potremmo fare progressi significativi in questi negoziati e all’Ucraina verrebbero fornite garanzie di sicurezza da un certo numero di Paesi, inizialmente i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania e la Turchia, forse qualcun altro. Noi non avevamo nulla in contrario».
Stando a quanto riportato da Ria Novosti il ministro degli Esteri russo avrebbe, inoltre, affermato: «l’Occidente non si aspetti che la Russia chieda perdono e capitoli davanti alle sanzioni».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO
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