Si tratta di Campania, (41,3%), Calabria (42%) e Puglia (46,7%) che di discostano di oltre 20 punti dalla media europea al 68,4%
L’ultimo report di Eurostat ci dipinge un quadro scuro per quanto riguarda l’occupazione. Secondo i dati rilasciati, delle cinque regioni di Paesi europei che registrano il tasso d’occupazione peggiore ben quattro sono italiane.
Si tratta delle regioni meridionali, nell’ordine Sicilia (dove l’occupazione tra i 15 e i 64 anni è al 41,1%), Campania, (41,3%), Calabria (42%) e Puglia (46,7%). La media europea è del 68,4%. La quinta regione che registra dati peggiori è la Guyana francese (41,4%), rilevata ai fini Eurostat anche se localizzata in Sudamerica.
Guardando alla media nazionale, nel 2021 l’Italia era al 58,2% ma il quadro si complica a causa di ampie forbici fra le varie regioni interne. Basti pensare alla provincia di Bolzano che registra il 70,7%, andando oltre la media europea, rispetto al 40% cui si aggirano le regioni meridionali.
Si avvicinano alla media europea anche le regioni del nord ovest, dove il tasso di occupazione è del 65,9%, e del nord est (67,2%), ben 20 punti sopra alla media del Mezzogiorno.
Guardando ai risultati della Grecia in termine di occupazione, ci troviamo di fronte a una media nazionale inferiore a quella italiana (il dato, del 57,2%, è il peggiore in Europa), ma con meno differenze regionali e un maggior livellamento interno (l’area meno occupata ha un tasso medio del 50,7%).
Ancora una volta, la situazione peggiora in termini di genere. Al sud risulta occupata meno di una donna su tre (32,9%), a fronte di una media Ue del 63,4% e italiana del 49,4%. Anche qui il divario è netto: a Bolzano il tasso di occupazione femminile è al 63,7%, contro il 29,1% in Sicilia e Campania (qui un’altra maglia nera dell’Italia).
Il rapporto Eurostat punta il dito anche contro la correlazione fra istruzione e occupazione. Il dato peggiore è ancora una volta quello della Sicilia, dove le donne con titolo di terza media sono occupate al 12,6%, contro una media Ue del 35% e italiana del 28,6%.
L’Italia presenta dati preoccupanti anche a livelli crescenti di istruzione: il tasso di donne laureate occupate del nostro Paese è il peggiore in Europa (76,4% contro 82,5%). Nel totale dei laureati (uomini e donne) la media italiana è leggermente più alta (79,2% rispetto all’84,9% in Europa).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/Kai Foersterling
Potrebbe interessarti anche: