I provvedimenti sono stati approvati senza ricorrere a scostamenti di bilancio. Il Movimento 5 Stelle non ha votato per esprimere dissenso sull’inceneritore a Roma
Dopo circa un’ora e mezza è terminata la cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capidelegazione delle forze di maggioranza sul dl aiuti e il pacchetto energia, tenutasi a Palazzo Chigi. E’ seguito il Consiglio dei Ministri che ha approvato le misure per 14 miliardi.
Il premier Draghi, in conferenza stampa, ha dichiarato: «il provvedimento è molto articolato. Approviamo numerose liberalizzazioni che ci permettono di accelerare la transizione ecologica. Le misure di oggi affrontano il problema del caro vita che può frenare la ripresa. Queste sono situazione temporanee che vanno affrontato con strumenti eccezionali. L’economia attraversa una fase di rallentamento. Abbiamo preso queste misure senza scostamento di bilancio».
È stato rinnovato per due mesi il taglio delle accise. Sono stati estesi i crediti d’imposta per le imprese che hanno un consumo più elevato di gas.
Il ministro Cingolani aggiunge: «ci sono diverse semplificazioni, come rendere molto semplici l’installazione di impianti rinnovabili in aree militari; semplificati anche gli allacci. Utilizzeremo ancora per 18 mesi, massimo due anni le quattro centrali a carbone, senza aprire centrali già spente. Inserita anche la norma sui rigassificatori: il prossimo anno installeremo un rigassificatore galleggiante, non permanente. Questo ci consentirà di essere indipendenti dal gas russo. Tutto questo sarà sostenuto da un pacchetto di risparmio».
È stato rinnovato per due mesi il taglio delle accise. Sono stati estesi anche i crediti d’imposta per le imprese che hanno un consumo più elevato di gas. Le misure, infatti, spaziano dall’allungamento dei termini per accedere al Superbonus per le villette, dagli aiuti alle imprese più colpite dalla guerra a norme per adeguare i costi degli appalti pubblici, per fronte agli aumenti eccezionali dei materiali. Tutto questo anche grazie all’aumento della tassa sugli extra-profitti realizzati dalle grandi aziende energetiche che sale al 25%.
Diventa retroattivo il bonus sociale per le bollette. Arrivano poi aiuti per gli affitti (100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione) e anche per i trasporti pubblici.
Ci sarà un’estensione del credito di imposta per le imprese energivore, e arriva anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto alle aziende con forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia). Avranno invece una corsia rapida, grazie a una serie di semplificazioni, quelle che effettueranno investimenti oltre i 50 milioni di euro in produzioni strategiche.
Il decreto, inoltre, assegna al commissario straordinario per il Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nuove competenze fra cui quella di adottare il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale. Potrà approvare i progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi.
Il dl Aiuti è composto da 50 articoli e le misure riguardano l’energia, il sostegno della liquidità delle imprese, la ripresa economica, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti fino alle disposizioni in materia di spesa pubblica e altre misure urgenti.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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