Il miliardario aveva criticato la guerra in Ucraina, definendola “folle”. Le quote sono state vendute a Vladimir Potanin, oligarca vicino a Putin presidente di Norilsk Nickel
Il miliardario russo Oleg Tinkov , fondatore della banca Tinkoff, dovrà cedere le quote della sua banca ad un prezzo irrisorio a Vladimir Potanin, oligarca vicino a Putin e secondo uomo più ricco della Russia, con un patrimonio valutato di 17,3 milioni di dollari. La decisione è stata presa perché Tinkov, su Instagram, aveva definito “folle” l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
L’acquisizione del 35% delle azioni del Tcs Group Holding a cui fa capo la Tinkov Bank, da parte di Interros group, la società fondata da Potanin, è avvenuta per 2,4 miliardi di dollari. La vendita ha ricevuto il via libera della Banca Centrale della Federazione Russa.
«Una svendita più che una vendita – ha commentato Potanin, presidente di Norilsk Nickel, colosso dell’industria mineraria e dei metalli in Russia – Ci aspettiamo che la partecipazione di Interros come nuovo azionista nel capitale di Tcs Group permetta di dare un buon impulso per un ulteriore sviluppo del gruppo Tinkoff e crei valore aggiunto per tutti gli azionisti e fornisca un servizio ancora più moderno e di alta qualità per i propri clienti»
In un’intervista al New York Times, Oleg Tinkov ha dichiarato: «non ho potuto discutere il prezzo. Ero come un ostaggio: prendi quello che ti viene offerto. Non potevo negoziare. Ora – ha continuato Tinkov, che lo scorso anno ha annunciato di avere la leucemia – è il momento di andare in pensione e prendersi cura della propria salute e della propria famiglia».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/ANATOLY MALTSEV
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