Il colosso tedesco dell’e-commerce Zalando attesta le vendite del primo trimestre a quota 2,2 miliardi di euro. A incidere sulla decrescita è la sfiducia dei consumatori, fra guerra e inflazione
I dati trimestrali di Zalando registrano il primo calo delle vendite del portale dalla sua fondazione. Il rivenditore di moda ha dovuto rivedere le sue stime per il 2022 in seguito a una decrescita dell’1,5% delle vendite, a quota 2,2 miliardi di euro.
L’anno scorso nello stesso trimestre si era registrato un aumento del 46,8%, come effetto diretto della pandemia sugli acquisti online.
Da gennaio a marzo, Zalando ha riportato una perdita operativa rettificata di quasi 52 milioni di euro, in netto contrasto con il profitto di 93 milioni di euro del 2021.
Il co-amministratore delegato del colosso Robert Gentz punta il dito contro il clima di sfiducia dei consumatori, la cui propensione all’acquisto è fortemente limitata dalla corsa al rialzo dei prezzi e dal conflitto in atto in Ucraina.
A questo si aggiunge il graduale ritorno agli acquisti fisici, che ha portato il colosso dell’e-commerce ad aumentare il suo numero di clienti rispetto al trimestre precedente di pochissimo (48,8 milioni).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/MARTIN SCHUTT
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