Secondo la Duma russa gli Stati Uniti starebbero partecipando alle ostilità in Ucraina
«Tutto il supporto che daremo all’Ucraina sarà sempre nell’ambito della legittima difesa». Ad affermarlo è il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, intervenuto a margine dell’evento Il Welfare locale e l’accoglienza nella cooperazione internazionale, a Portici.
«Continuiamo a lavorare sul canale diplomatico e diamo la possibilità al popolo e all’esercito ucraino di difendersi. Bisogna supportare Kiev nell’ambito del principio di legittima difesa ma non oltre – ha aggiunto, – e questo deve essere sempre il nostro faro in qualsiasi decisione da prendere. L’approccio del Governo italiano è quello di costruire un’escalation diplomatica, non militare».
In merito ai recenti sviluppi, ha poi aggiunto: «il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un’apertura importantissima, dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha anche detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Putin ora deve dimostrare di volere la pace, deve dimostrare di voler venire al tavolo».
Un nuovo pacchetto di sanzioni potrebbe essere approvato domani, alle 12, alla riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue. Le nuove azioni contro la Russia potrebbero comprendere un embargo al petrolio russo.
Forti accuse nei confronti degli Stati Uniti arrivano dal Parlamento russo, la Duma. Secondo il presidente Vyacheslav Volodin, infatti, Washington starebbe partecipando alle ostilità. «Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari per conto del regime nazista di Kiev, partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese» – scrive su Telegram.
Il comando operativo Sud dell’Ucraina riferisce di un attacco con quattro missili da crociera lanciati dai russi sulla regione di Odessa. Gli attacchi “continuano a infliggere danni materiali alle infrastrutture della regione e a esercitare pressione psicologica sulla popolazione civile“, è quanto si legge su Telegram, riportato da Ukrinform. Non ci sarebbero vittime.
Anche la regione di Sumy sarebbe stata colpita da attacchi missilistici. In particolare, stando a quanto riferisce a Ukrainska Pravda il portavoce del servizio di guardia di frontiera dello Stato, Andriy Demchenko, sarebbero stati sferrati due attacchi missilistici e lanciata una bomba.
Quattro esplosioni si sono registrare anche nel distretto di Voznesensk, nella regione meridionale della città di Mykolaiv.
La vice premier ucraina Iryna Vereschuk ha riferito i risultati del nuovo tentativo di evacuazione dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. «50 tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi – ha detto, citata da Interfax Ukraine. – L’evacuazione continuerà domani. Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 dl pomeriggio».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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