Il ceo di Tesla ha presentato agli investitori il piano che grazie a pubblicità e abbonamenti incrementerà anche l’organico dell’azienda
L’obiettivo è di cinque volte superiore a quello registrato nel 2021 (cinque miliardi) e per raggiungerlo Musk punterà innanzitutto sulla pubblicità e sugli abbonamenti.
I ricavi del servizio di abbonamento premium, lanciato nel 2021, dovranno quindi passare dai 15 milioni di dollari dello scorso anno a 1,3 miliardi di dollari entro il 2028, attestandosi su un’entrata media per utente di 30,22 dollari, rispetto ai 24,83 dollari precedenti.
Il piano è stato sottoposto agli investitori in una presentazione anticipata dal NYT e prevede che gli introiti pubblicitari arrivino a quota 12 miliardi di dollari fra 6 anni; nel 2020 la pubblicità ricopriva il 90% del fatturato e secondo i piani del patron di Tesla arriveranno a finanziare il 45% del giro d’affari totale.
Gli abbonamenti invece porteranno 10 miliardi di dollari di ricavi nelle casse di Twitter.
Il progetto si svilupperà gradualmente, passando per un flusso di cassa stimato di 3,2 miliardi di dollari nel 2025 e a 9,4 miliardi di dollari nel 2028.
L’intento di Musk è quello di imprimere a Twitter la sua impronta libertaria, espandendo il numero di utenti, reprimendo i bot di spam e allentando le maglie della moderazione, assicurando quindi una maggior libertà di parola.
L’imprenditore ha annunciato anche un incremento del personale, che passerà dai 7.500 dipendenti attuali a 11.072 impiegati nel 2028.
di: Marianna MANCINI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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