Raggiunto accordo tra centrodestra e governo, novità da gennaio ’26
Da quanto emerge dalla bozza il nuovo catasto, che partirà dal 2026, non sarà legato all’andamento dei prezzi di mercato e sembrerebbe essere stata eliminata la possibilità dell’archivio basato sui metri quadrati ma sarà consentito consultare dall’archivio dell’immobile i valori dell’osservatorio del mercato immobiliare (Omi).
In una nota della Lega si legge che “viene eliminato ogni riferimento ai valori patrimoniali degli immobili, consentendo l’aggiornamento delle rendite secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale“. Annunciata anche la caccia alle case fantasma e una semplificazione di comunicazioni e uso degli strumenti per i controlli degli enti locali sul territorio. Grazie al gettito dell’evasione sarà inoltre possibile abbattere il prelievo sugli immobili dello stesso comune.
S prevede che le attuali informazioni catastali saranno integrate in modo da essere disponibili a partire da gennaio 2026 e non potranno “essere utilizzate per la determinazione della base imponibili dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali” secondo quanto si legge nella bozza. I valori attuali vedranno quindi affiancarsi un’ulteriore rendita che dove necessario terrà conto di tre diversi criteri: zone territoriali omogenee all’interno di uno stesso territorio comunale, rideterminazione d’uso catastale distinguendo gli immobili in categorie ordinarie e speciali, mentre il terzo criterio andrà a modificare l'”unità di consistenza” (l’attuale “vano catastale” per le abitazioni e i metri quadrati o cubi per le altre tipologie).
L’impegno più diffuso sarà per la lotta all’evasione immobiliare, andando a verificare terreni e fabbricati e i corretti “classamento” e “accatastamento”, sono previsti incentivi per i comuni che realizzeranno questi accertamenti.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/ROBERTO MONALDO/POOL
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