Zelensky: “Biden in visita sarebbe importante”
Sono almeno 60 i civili che risultano dispersi dopo l’attacco sulla scuola messo a punto dalle forze russe in Lugansk ieri. Due i morti confermati, due ragazzi di 11 e 14 anni, ma si teme che il bilancio possa salire: nella scuola, infatti, c’era un rifugio di civili.
Suonano intanto dalle prime luci dell’alba le sirene antiaeree in quasi tutte le Regioni dell’Ucraina. I corrispondenti di guerra dalle zone del fronte riferiscono di numerose esplosioni nelle città. In particolare Odessa.
Il presidente ucraino Zelensky auspica una visita a Kiev del presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “penso sia molto importante”, ha dichiarato, spiegando che Biden è il presidente della civiltà democratica “più grande della nostra società” e dichiarando che gli ucraini vedono gli Usa come “partner strategico”. Per questo motivo sarebbe fondamentale che Biden vedesse di persona Bucha e Borodyanka.
Zelensky ha ringraziato poi l’Onu e la Croce Rossa Internazionale per aver portato a termine la prima fase della missione di evacuazione dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol, da dove sono stati salvati oltre 300 civili.
Il Guardian ha riportato stamattina che il Regno Unito si è impegnato a fornire ulteriori 1,3 miliardi di sterline (circa 1,52 miliardi di euro) in aiuti militari e umanitari all’Ucraina. Così facendo, gli impegni di spesa di Londra a favore del Paese dilaniato dalla guerra verranno quasi raddoppiati. «Il brutale attacco di Putin non sta solo causando indicibili devastazioni in Ucraina, ma sta anche minacciando la pace e la sicurezza in tutta Europa», è stato il commento del premier britannico Boris Johnson. La Gran Bretagna continua a essere tra i più preziosi alleati degli Usa nella logica del rialzo continuo.
Dagli Stati Uniti il leader della Casa Bianca Joe Biden ha aumentato gli stanziamenti fino a chiedere al Congresso 33 miliardi di dollari (di cui 20 miliardi solo in armamenti) per sostenere lo sforzo degli ucraini.
Dopo il nulla di fatto della riunione degli ambasciatori Ue di oggi, l’accordo sulle nuove sanzioni slitta alla prossima settimana. “I contatti a tutti i livelli proseguono all’inizio della settimana con l’obiettivo di raggiungere un accordo completo sul sesto pacchetto si sanzioni nel più breve tempo possibile“, riferisce un alto funzionario Ue.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
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