Il presidente si scaglia contro la Nato e dichiara: “la minaccia ai nostri confini era inammissibile”
Mosca celebra oggi la ricorrenza della vittoria contro il nazismo. Le celebrazioni per il 9 maggio sono iniziate di prima mattina a Vladivostok. Nella Capitale, presenti in tribuna oltre a Putin anche Lavrov e il patriarca Kirill.
Trepidazione a livello globale per l’intervento del presidente, che si è scagliato contro la Nato e gli Stati Uniti: «la Russia ha sempre fatto in modo che esistesse un sistema di sicurezza uguale e indivisibile. Voi oggi combattete per la nostra sicurezza. Noi abbiamo chiesto aiuto all’inizio, era tutto molto semplice ma non siamo stati ascoltati – ha dichiarato – è iniziata una missione punitiva in Donbass, ai nostri confini, una minaccia inammissibile. Abbiamo visto come hanno iniziato a lavorare i Paesi della Nato, la Russia si trovava potenzialmente sotto aggressione. Era necessario prendere una decisione unica: difendere il nostro Paese. Gli Usa hanno parlato della loro eccezionalità umiliando non soltanto tutto il mondo ma anche i loro satelliti che devono fare come se non accadesse, come se non lo notassero. Ma la Russia è un altro Paese, noi siamo un’altra patria, non rinneghiamo il nostro passato. Abbiamo valori che sono esistiti per secoli e che si è tentato di eliminare: questo in passato ha portato alla seconda guerra mondiale, la russofobia. Tutti coloro che nella Seconda guerra mondiale hanno dato contributo a questa vittoria oggi nel Donbass le nostre forze armate insieme ai rappresentanti del Donbass stanno lottando per il loro territorio in quel luogo dove i nostri patrioti hanno lottato. Voglio rivolgermi alle nostre forze armate: voi state lottando per la patria, per il suo futuro e affinché nessuno dimentichi le lezioni della Seconda guerra mondiale. Abbassiamo la testa di fronte al ricordo di tutti coloro che hanno lottato: la memoria ai loro figli, padri, figlie, madri, fratelli, sorelle, a tutti gli eroi che sono stati bruciati a Odessa nel 2014 e a tutti i civili che sono morti sotto i colpi barbari dei neonazisti. Noi chiniamo il capo di fronte a tutti i nostri combattenti che hanno perso la vita per difendere la Russia». Il presidente Putin ha chiesto un minuto di silenzio.
«I nemici della Russia hanno cercato di usare contro di noi l’inimicizia dei nostri vicini – ha proseguito – invece i nostri combattenti di diverse etnie insieme ai militari stanno lottando insieme come fratelli ed è questa la forza della Russia, la grande forza del nostro popolo multietnico. Oggi voi difendete ciò che hanno difeso i vostri padri, nonni, bisnonni, loro hanno sempre lottato per benessere e sicurezza del nostro Paese. Noi come loro discendenti dobbiamo garantire e supportare indipendenza della Russia. Chi ha distrutto il nazismo ci ha mostrato eroismo per sempre, questa è una generazione di vincitori e noi rivolgeremo sempre il nostro sguardo a loro, per la Russia, per la vittoria, urrà».
In un nuovo videomessaggio diffuso tramite il web, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto sicuro della vittoria dell’Ucraina, che è “parte del mondo libero”. «L’Ucraina ha dimostrato di essere a pieno titolo parte del mondo libero e di una Europa unita – ha dichiarato. – Per la prima volta, l’Ucraina ha partecipato a una riunione dei leader del G7. Ho delineato la nostra visione di ciò che deve essere fatto per la vittoria della libertà e per garantire la sicurezza».
La parte aerea della manifestazione è saltata per via delle condizioni meteo.
La Russia “ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale“, è l’attacco di Zelensky che promette che “presto ci saranno due giornate della vittoria”. «Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa fecero i nostri antenati durante la seconda guerra mondiale, che uccise più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due giornate della vittoria in Ucraina mentre qualcuno non ne avrà nessuna e Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria, la vittoria dell’Ucraina – ha detto Zelensky. – Non permetteremo a nessuno di appropriarsi di questa vittoria. Il nostro nemico sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo».
Il presidente ha premiato diversi soldati con menzione d’onore. Ha ricevuto la sua medaglia anche il cane più famoso del Paese, un Jack Russell Terrier di nome Patron, che secondo il governo di Kiev ha scoperto centinaia di ordigni esplosivi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ALEXANDR DEMYANCHUK
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