Ad aprile la variazione tendenziale dell’indice per l’intera collettività (NIC) è risultata pari a +6,2% (+6,5% il mese precedente) e l’inflazione acquisita per il 2022 è aumentata solo di un decimo di punto rispetto a marzo. Frena il Pil
Decelera l’inflazione ma permane l’incertezza sul futuro. Questo è il quadro generale che emerge dall’Istat, secondo cui ad aprile si interrompe la fase di progressivi aumenti in corso da 9 mesi ed il differenziale inflazionistico con l’area euro si è ampliato a favore dell’Italia.
Ebbene, entrando nel dettaglio, in base alla stima preliminare, ad aprile la variazione tendenziale dell’indice per l’intera collettività (NIC) è risultata pari a +6,2% dal +6,5% del mese precedente e l’inflazione acquisita per il 2022 è aumentata solo di un decimo di punto rispetto a marzo (5,3%).
L’incertezza sull’evoluzione dell’economia italiana rimane però elevata. Tra i consumatori sono migliorati i giudizi sul clima futuro mentre tra le imprese manifatturiere e dei servizi di mercato si è manifestato un deciso peggioramento delle attese sull’economia.
Per quanto riguarda il Pil si assiste ad una frenata nel primo trimestre: in base alla stima preliminare si registra una contrazione (-0,2%) che riflette l’aumento del valore aggiunto dell’agricoltura, la stazionarietà di quello dell’industria e la diminuzione nei servizi. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 2,2%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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