Ungheria: escludere da sanzioni Ue petrolio russo via oleodotti. Maw a supporto dei rifugiati ucraini con beni di prima necessità e buoni spesa
Confiscare i beni russi presenti nell’Unione europea e utilizzarli per risarcire l’Ucraina: la Commissione europea sta lavorando ad una normativa da hoc che possa consentire a tutti gli Stati membri l’esproprio. Lo ha indicato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders. «Stiamo lavorando ad uno strumento europeo che renda la confisca una possibilità disponibile a tutti gli Stati membri e l’intenzione” successiva è di chiedere ai Paesi di destinare le risorse finanziarie delle confische a un fondo comune che consenta di finanziare le vittime della guerra, l’Ucraina e gli ucraini», ha sottolineato.
Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha affermato che Budapest potrebbe dare l’ok alle sanzioni Ue sul petrolio russo, a patto che vengano esentate dall’embargo le spedizioni che arrivano tramite gli oleodotti. Il ministro ha spiegato, in un video su Facebook, che senza l’esenzione sugli oleodotti verrebbe distrutta l’economia ungherese e per questo il governo non darebbe il suo consenso al pacchetto di misure, così come lo ha concepito la Commissione europea.
Maw, agenzia per il lavoro in Italia, ha attivato il suo supporto a favore dei rifugiati ucraini con una rete di aiuti diffusa su tutto il territorio nazionale. Distribuiti buoni spesa del valore di 200 euro l’uno ai lavoratori ucraini che stanno ospitando rifugiati e donati dispositivi tecnologici, abbigliamento, materiali scolastici e accessori per bambini e anziani per più di 30 famiglie. Parallelamente, a supporto del progetto umanitario “Emergenza Ucraina”, sono state donate 80 paia di scarpe a donne e bambini rifugiati.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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