La risposta dei sindacati alle notizie circolate nelle scorse ore in merito alla presunta vendita dell’acciaieria Jsw Steel Italy di Piombino
Il vicepresidente di Jsw Marco Carrai smentisce le notizie circolate nelle scorse ore in merito alla presunta vendita degli stabilimenti di Piombino e Texas per investire nel settore edilizio, diffuse dopo le dichiarazioni del presidente della multinazionale apparse sul Financial Times.
«Notizie smentite dal vicepresidente Carrai durante una telefonata in cui le segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm hanno chiesto una smentita ufficiale e scritta che al momento ancora aspettiamo» fanno sapere le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm e le rsu di Jsw Piombino Logistic e Gsi riguardo la notizia dell’intenzione di Sajjan Jindal di vendere l’acciaieria Jsw Steel Italy di Piombino (Livorno).
In assenza di una smentita i sindacati, scrivono in una nota congiunta, ritengono che Jsw “si muove in modo opaco, che gioca su più tavoli contemporaneamente, quello di Invitalia e quello con i nuovi possibili acquirenti; che il Governo o non gestisce ed è totalmente al buio, oppure agisce senza aver coinvolto e condiviso né con le istituzioni locali né con le parti sociali, tenendo tutto nel segreto della stanza dei bottoni” e che “la conferma che la ricca commessa delle rotaie se verrà assegnata a Jsw non si produrrà a Piombino”. Le sigle si rivolgono alle istituzioni e alla politica affinché richiedano “con una sola voce un incontro urgente e chiarificatore” e di “fermare l’assegnazione della commessa delle rotaie senza la garanzia che siamo prodotte a Piombino”.
Interviene anche la sigla Usb, chiedendo un incontro urgente al ministero: «il Governo ha gravi responsabilità, di come ha gestito questa partita e di come ha permesso per l’ennesima volta che una multinazionale si faccia ‘cavalletta’ della comunità a danno di tutti. Chiediamo subito, un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, in presenza del ministro Giorgetti, della Regione Toscana e di tutti gli enti locali. È necessario subito un confronto senza perdere un minuto di tempo».
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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