Toyota conferma i livelli di produzione: 9,7 milioni di autovetture, malgrado le criticità alle forniture di chips per l’intero comparto delle quattro ruote. Stop ad alcuni impianti da lunedì
E’ ai massimi l’utile operativo di Toyota che segna a fine marzo +36,3% a 3.000 miliardi di yen, l’equivalente di 21,8 miliardi di euro, mentre l’utile netto si assesta a 2.850 miliardi di yen (+27%). A fare da traino è l’accelerazione della domanda in Giappone, America del Nord e Cina e la svalutazione dello yen ai minimi in 20 anni sul dollaro.
Cresce anche il fatturato del 15,3% a 31.300 miliardi di yen, malgrado le recenti sospensioni della produzione per la difficoltà nell’approvvigionamento dI parti auto dalla Cina, provocate dal lockdown anti-Covid. Nonostante questo, la guerra in Ucraina e la criticità nel reperire chips per l’intero comparto delle quattro ruote, la casa automobilistica ha confermato gli obiettivi di produzione per l’anno fiscale in corso di 9,7 milioni di autovetture.
Ma l’aumento dei prezzi delle materie prime ha costretto Toyota a prevedere un ridimensionamento dell’utile netto del 20,7% a 2.260 miliardi di yen per l’anno in corso e dell’utile operativo a 2.400 miliardi di yen (-19,9%). In rialzo invece il fatturato annuale, nella misura del 5% a 33.000 miliardi di yen, pari a 240 miliardi di euro.
Intanto Toyota Motor si prepara anche a sospendere le operazioni in più linee di produzione nei suoi stabilimenti in Giappone a causa del lockdown in Cina. La casa automobilistica giapponese ha avvertito che l’interruzione parziale della produzione scatterà lunedì e rimarrà in vigore fino alla fine della prossima settimana.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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