
Male anche il bilancio dei primi quattro mesi del 2022: le vendite di auto in Russia crollano del 43%. Pesa il blocco della produzione e delle esportazioni da parte dei costruttori occidentali
Crollano le vendite di auto in Russia. Ad aprile hanno registrato un -78,5% su base annua e le immatricolazioni sono così scese a 32.706 unità in un Paese di 144 milioni di abitanti. Male anche il bilancio dei primi quattro mesi del 2022 (-43%), ma è destinato a peggiorare, mano a mano che i concessionari locali esauriranno il magazzino di vetture e il potere d’acquisto dei russi verrà eroso.
Pesa il blocco della produzione e delle esportazioni da parte dei costruttori occidentali. Pur mantenendo il primato nel Paese l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ha visto le sue immatricolazioni calare del 78,8% a 12.271 unità. Pesa soprattutto lo stop alla produzione di AvtoVaz. La prima casa russa è controllata da Renault che con una decisione quantomai sofferta ha deciso ad aprile di fermare le fabbriche a causa della guerra.
Non è andata meglio agli altri costruttori occidentali che hanno accusato tutti su un calo di vendite fra il 70 e l’80%, come per esempio Stellantis che ha perso il 78,2% del suo giro d’affari in Russia.
Da parte sua Mosca non pare disporre delle risorse finanziarie e industriali per riavviare le fabbriche abbandonate dai costruttori occidentali. Nonostante le minacce di esproprio avanzate dal governo russo, infatti, nessuno stabilimento ha ripreso la produzione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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