Secondo la Banca centrale l’economia russa nel 2022 si ridurrà dell’8-10% e nel 2023 tra lo 0 e il 3%. Dovrebbe tornare a crescere nel 2024
Lo scenario economico nazionale appare sempre più incerto in rapporto ai “fattori geopolitici“, cioè la guerra in Ucraina e le sue conseguenze globali. Lo dice la Banca centrale russa.
Tra i principali rischi il regolatore ha indicato rischi inflazionistici ma anche l’ulteriore rafforzamento del commercio estero e delle restrizioni finanziarie, che fanno prevedere un calo del potenziale dell’economia russa più significativo di quanto previsto nello scenario di base. Anche la dinamica del tasso di cambio del rublo rimarrà un fattore significativo che influirà sulla dinamica dell’inflazione e sulle aspettative inflazionistiche.
«Questo insieme potrebbe portare a un rallentamento più significativo dell’attività di prestito», ha spiegato la Banca di Russia che nella precedente riunione di aprile aveva già rivisto in modo significativo le proprie previsioni a medio termine.
Secondo l’autorità di regolamentazione ora l’economia russa nel 2022 si ridurrà dell’8-10% e nel 2023 tra lo 0 e il 3%. Dovrebbe tornare a crescere solo nel 2024. Per quanto riguarda l’inflazione crescerà al 18-23%, scenderà poi al 5-7% nel 2023 e tornerà al 4% nel 2024.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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