Un dipendente statale su cinque rischia di perdere il posto di lavoro in Gran Bretagna, su iniziativa del premier Boris Johnson, per alleviare la crisi del costo della vita
Tira una brutta aria sul fronte lavoro in Gran Bretagna. Il premier Boris Johnson ha chiesto ai ministri di tagliare 90 mila statali per alleviare la crisi del costo della vita. E così un dipendente statale su cinque rischia di rimanere disoccupato. «Dobbiamo tagliare il costo del governo per ridurre il costo della vita – ha detto Johnson al Daily Mail. – Ogni sterlina che il governo sottrae al contribuente è una sterlina che può spendere per le proprie priorità, per la propria vita».
Johnson ha ordinato ai ministri di riportare il numero dei dipendenti statali a quello del 2016, quando il numero degli impiegati del governo era al minimo dalla Seconda Guerra Mondiale, 384 mila, ma con i preparativi per la Brexit è salito agli attuali 475 mila. I ministri avranno un mese per formulare proposte su come raggiungere l’obiettivo all’interno dei loro ministeri.
E non sono esclusi futuri possibili tagli delle tasse.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: