
Ampliata la platea con l’estensione dei datori di lavoro privati
La platea degli aventi diritto al bonus benzina si allarga anche ai datori di lavoro privati (e non più solo le aziende private) che potranno erogare dei buoni per l’acquisto di carburante ai dipendenti, per un massimo di 200 euro.
L’incentivo è stato approvato dal Governo con il decreto Ucraina bis che ha l’obiettivo di contrastare gli effetti economici della guerra. Il senatore di FdI segretario della commissione Finanze del Senato Andrea de Bertoldi ha dichiarato: «sono stati approvati in Commissione Finanze tre emendamenti di Fratelli d’Italia che riguardano l’attività dei professionisti, gli adempimenti fiscali da parte del contribuente e il bonus carburante ai dipendenti. Il terzo emendamento ha come scopo quello di chiarire i destinatari della norma sul bonus carburante ai dipendenti, specificando che tutti i datori di lavoro privati, e non solo le aziende private, possono assegnare con un atto di liberalità ai propri dipendenti l’incentivo». Il senatore ha spiegato in conclusione che il bonus “sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli, per un ammontare massimo di 200 euro, non concorre alla formazione del reddito. Quindi anche gli studi dei professionisti potranno beneficiare di questa disposizione“.
Il bonus così potrà essere esteso anche ai lavoratori dipendenti di, ad esempio, studi professionali o enti del Terzo settore. I lavoratori non devono presentare nessuna domanda, dato che la concessione avverrà su base volontaria e sarà il datore di lavoro a decidere se erogarli e con quale importo.
La messa a disposizione dei buoni dovrà essere fatta entro il 31 dicembre 2022, mentre la data entro sui utilizzarli sarà indicata sul buono stesso.
Il bonus benzina è esente dalle imposte sui redditi da lavoro dipendente, ma si affianca e non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per i fringe benefits (che hanno soglia di 258,23 euro).
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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