
Entrambe le misure non hanno prodotto gli effetti sperati, connessi soprattutto alla riduzione dell’evasione fiscale
Il giudizio dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre boccia cashback e lotteria degli scontrini. Le due misure, introdotte con lo scopo di infliggere un duro colpo all’evasione, hanno infatti prodotto risultati ben lontani dalle aspettative.
Il “fallimento” del cashback è stato implicitamente confermato anche dal Governo Draghi, che ha sospeso l’iniziativa da giugno 2021 in assenza di una chiara ed evidente relazione causale fra gli incentivi del programma e la riduzione dell’evasione fiscale.
Lungi dall’essere solo “poco funzionale”, il cashback infatti è costato 4,75 miliardi di euro, molto più delle potenzialità di recupero dell’evasione delle omesse fatturazioni.
La lotteria degli scontrini invece ha ricevuto una valutazione negativa perché sembrerebbe non aver sortito grande interesse nel pubblico. Secondo i dati rilasciati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli l’iniziativa ha raggiunto il suo picco a marzo del 2021 con 25mila scontrini mensili associati alla lotteria.
Dopo questa vetta, però, i consumatori hanno gradualmente perso interesse nella lotteria, tanto che nello scorso autunno il dato mensile era sceso a poco più di cinquemila scontrini, considerando un totale di 12 miliardi di euro spesi mensilmente nel 2020 dalle famiglie per l’acquisto di alimentari e bevande.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA / ETTORE FERRARI
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