Azovstal, trattative in corso per liberare 60 persone. Esplosioni avvertite a Belgorod, in Russia
È scattato l’80esimo giorno di guerra e i bilanci parlano di 27.200 soldati russi uccisi; riguardi ai mezzi, sono stati distrutti fra l’altro anche 2.934 veicoli corazzati da combattimento, 551 sistemi di artiglieria, 195 sistemi lanciarazzi multipli, 88 sistemi di difesa antiaerea, 200 aerei, 163 elicotteri, 2.059 veicoli a motore autocisterne di carburante, 13 navi e imbarcazioni, 411 droni, 95 missili da crociera.
I bambini rimasti vittima sono 227 mentre i feriti ammontano a 420.
Il fronte della guerra è sempre più instabile e, mentre questa mattina si avvertono suoni di esplosioni nella città di Belgorod, in Russia, e in tutta la Regione, gli esperti Usa dichiarano che la battaglia a Kharkiv è stata vinta dalle forze ucraine.
I negoziati tra Russia e Ucraina si stanno concentrando in queste ore sulla evacuazione dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol di 60 persone, quelle ferite più gravemente e medici. Lo ha detto la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk, citata dal Kyiv Independent.
Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe il cancro e in Russia sarebbe già in corso un golpe per rimuoverlo: è quanto afferma il capo degli 007 ucraini, dopo il ritiro dei soldati russi dai dintorni di Kharkiv che ha consegnato la vittoria di questa battaglia a Kiev.
Intanto oggi si tiene il vertice Nato in Germania sulla guerra e si discuterà dell’ingresso nell’Alleanza di Finlandia e Svezia.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è intervenuto in video collegamento al Forum di Sorrento Verso Sud, dichiarando che «l’Italia sostiene l’Ucraina e lavora per la pace. Lavoriamo al sesto pacchetto di sanzioni, l’unico strumento pacifico che abbiamo per portare Putin al tavolo».
Il viceministro degli Esteri di Mosca, Grushko, ha dichiarato che la Russia “non vede veri motivi che potrebbero indurre la Finlandia a un’inversione strategica ed entrare nella Nato”. «La Russia non ha intenzioni ostili in relazione alla Finlandia e alla Svezia – ha detto. – E questa mossa non rimarrà senza una reazione politica. È presto per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nella regione baltica in caso Finlandia e Svezia dovessero entrare nella Nato».
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che 37 ambasciate hanno già riaperto a Kiev: «sono grato a tutti loro, perché questa è la prova che l’Ucraina è forte e ha prospettive, a differenza della Federazione Russa. Sono fiducioso che altre missioni estere torneranno presto nella capitale e auspico che tutte le imprese ucraine che non hanno ancora ripreso le attività, ritornino al lavoro in aree sicure». Ha concluso dichiarando che nessuna città ucraina verrà lasciata nelle mani del nemico.
Intanto la repubblica separatista dell’Ossezia del Sud indirà un referendum per confermare la sua secessione dalla Georgia e l’annessione alla Russia. La corte Suprema di Tskhinvali, il capoluogo, ha dato luce verde al decreto firmato dal presidente facente funzioni Anatoly Bilbov per indire la consultazione il 17 luglio.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA