In un Mondo sempre più veloce, si riscopre la lentezza
In crescita, in Italia, il fenomeno della “mobilità dolce”, la scelta di invertire la tendenza dei ritmi sempre più frenetici.
Vengono preferiti ferrovie turistiche e sentieri immersi nella natura, ma anche borghi, aree marine, riserve e parchi naturali. Il fenomeno sta crescendo a livello mondiale, come ha segnalato Forbes e secondo Martin Rapp, Senior Vice President Leisure di Altour: «uno dei pochi risultati positivi che la pandemia di Covid ha portato nel settore dei viaggi è stato l’emergere dei viaggi lenti. Le persone, invece di correre di città in città piene di visite turistiche, ora trascorrono del tempo viaggiando tranquillamente, legandosi attraverso esperienze condivise per esempio da uno chef locale o in bicicletta su strade di campagna. Tutti sono alla ricerca di connessioni tra loro e questo può essere raggiunto solo prendendo tempo».
Come sottolinea Giulio Senes, membro della Alleanza Mobilità Dolce e docente di pianificazione del territorio rurale, del verde e di greenways all’Università di Milano, «il Covid ha dato una accelerata soprattutto nelle ultime due estati passate, dove il turismo di prossimità e all’aria aperta è esploso ma il trend è presente a livello internazionale da più di dieci anni. Il turismo attivo, a piedi o in bicicletta sta crescendo. Sale anche l’interesse per il movimento slow urbano, a piedi o in bicicletta. La mobilità dolce è una nuova way of life per riconquistare il tempo e i luoghi, un modo di godersi il tempo libero, la bellezza dei piccoli borghi, il buon cibo a chilometro zero, incontrare le comunità locali, apprezzare il silenzio e l’aria pulita. Inoltre curare il proprio corpo ed il proprio benessere, per dare valore al tempo».
Giulio Senes ha partecipato anche alla realizzazione dell’Atlante della mobilità dolce in Italia che consiste in una mappa con le relazioni tra stazioni ferroviarie, ciclovie, cammini, sentieri e greenways con un’attenzione riservata anche al patrimonio storico, artistico e naturalistico presenti su tutto il territorio.
Con la scelta di muoversi dolcemente non solo il Pianeta vede diminuire l’inquinamento, ma ne risentono positivamente anche artigianato, beni storici e piccoli borghi dell’Italia. Come ogni novità apre la strada anche a figure professionali nuove, sono sempre più ricercati profili specializzati come tour operator del turismo attivo o guide escursionistiche per la mobilità dolce.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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