Si tratta di un rimborso fino a 1.000 euro alternativo e non cumulabile. A Marzo era esaurito il 50% delle risorse stanziate
C’è tempo fino al 30 giugno per fare domanda per ricevere il bonus idrico. L’agevolazione fiscale consiste in un rimborso fino a 1.000 euro per la realizzazione di interventi di efficientamento delle risorse idriche.
L’apposita piattaforma istituita dal Mite per avanzare le richieste ha registrato un boom sin dalla sua apertura (lo avevamo visto qui) e a marzo era già stato speso il 50% dei fondi, come riportato dal Corriere della Sera.
Il vero termine ultimo per avanzare la propria richiesta è quindi l’esaurimento delle risorse stanziate, in totale 20 milioni.
Come precisa il sito del Ministero, hanno diritto al bonus idrico “maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari“.
Con questo rimborso è possibile ricoprire le spese per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica (con volume massimo di scarico massimo a 6 litri), comprese le opere opere idrauliche e murarie per lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Il bonus è riconosciuto anche per le spese connesse a rubinetti e miscelatori, compresi dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e soffioni doccia e colonne doccia con portata uguale o inferiore a 9 litri al minuto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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