Nell’ambito del RepowerEu in arrivo una piattaforma congiunta per l’acquisto congiunto di gas, gnl e idrogeno
«Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia il più rapidamente possibile. Lo possiamo fare. Oggi presentiamo il RePowerEu per questo. Possiamo sostituire i combustibili fossili russi lavorando su tre livelli: Dal lato della domanda, con il risparmio energetico. Dal lato dell’offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l’energia pulita». A parlare così è la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, secondo cui vengono mobilitati quasi 300 miliardi di euro, di cui circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti.
I 27 leader di governo dell’UE hanno deciso di creare una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, gnl e idrogeno. «Con il piano RePowerEU, proponiamo una via operativa da seguire, con un meccanismo di appalto congiunto e un comune approccio ai paesi fornitori. In questo modo, possiamo proteggere il le importazioni di energia di cui abbiamo bisogno senza concorrenza tra i nostri Stati membri», ha aggiunto la presidente.
Non solo. L’Ue lancia l’obbligo di pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029.
L’Italia potrà chiedere di aumentare la quota di prestiti nel Recovery fund per finanziare gli investimenti e le riforme legate all’energia. Secondo quanto indicato dal vicepresidente Frans Timmermans durante la presentazione del RePowerEu, i 225 miliardi di euro di prestiti ancora disponibili nel NextGenerationEu per le capitali che non ne hanno fatto richiesta potranno essere riassegnati se non utilizzati. «L’Italia, che ha già chiesto la sua quota di prestiti – aggiungono fonti Ue – potrà anche contare su una cospicua quota dei 20 miliardi di sovvenzioni dai ricavi Ets che sara’ ripartita secondo gli stessi criteri del Recovery».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/RONALD WITTEK
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