Dal summit proposte per il Governo in vista del G20 a guida italiana
Ad Assisi per il summit internazionale Assisi&Roma Roundtable 2022 il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini ha dichiarato: «la battaglia per la sostenibilità è necessariamente un impegno comune di tutto il mondo e proprio l’internazionalità di Assisi, e direi anche la sua ecumenicità, ci aiuta ad entrare nello spirito giusto. L’evento di oggi che riunisce quindi persone da tutto il mondo, e che poi proseguirà a Roma, è un’occasione per mostrare che questi valori stanno diventando universali».
Il ministro ha partecipato all’incontro Globalizzazione cooperativa – Navigare insieme nell’ignoto, verso una coesistenza pacifica e globale organizzato dalla Global foundation insieme a oltre cinquanta profili internazionali di prestigio nell’ambito di finanza, economia, ma anche religiosi, che firmeranno un accordo per sostenere azioni urgenti per prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici e per un pianeta ecologicamente sostenibile.
Da Assisi le proposte saranno immediatamente condivise al governo in vista del G20, «il G20 a presidenza italiana – ha spiegato Giovannini – è riuscito a portare queste tematiche al centro del dibattito superando resistenze notevoli e adesso l’Indonesia sta costruendo, purtroppo in questo difficile clima internazionale, dei nuovi passi in questa direzione».
Il documento si chiamerà accordo di Assisi e si pone l’obiettivo di ristrutturare e riformare l’architettura finanziaria internazionale, il focus sarà la sostenibilità e la pace per far sì che i mercati lavorino a favore degli obiettivi dell’accordo di Parigi e quelli di sviluppo sostenibile delle Nazione Unite.
La sindaca di Assisi ha voluto sottolineare come un evento svoltosi prima in capitali quali Parigi e Rio trovi nella città considerata capitale della pace e dell’ecologia integrale uno sfondo ideale. «Da Assisi – ha spiegato Stefania Proietti – personalità di rilievo parleranno di come riorganizzare l’architettura della finanza mondiale in una chiave più sostenibile che metta al centro non solo l’ambiente ma i più fragili e la povertà, alla ricerca di un nuovo umanesimo».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/ DANILO NARDONI
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