Torna a Davos il Wef, che inizierà ufficialmente domani con un intervento del presidente ucraino Zelensky
Dopo oltre due anni di stop dovuto alla pandemia, torna il Word Economic Forum (Wef) a Davos. Inizialmente previsto, come di consueto a gennaio, è stato posticipato dal 22 al 26 a causa del Covid.
I protagonisti del business e leader mondiali si confronteranno su tematiche di rilevanza globale. Sono state esclusa, per la prima volta, le personalità russe a causa dell’invasione dell’Ucraina.
Una decisione “giusta”, secondo il presidente del Wef, Borge Brende.
«Ci auguriamo tuttavia che Mosca prenda un’altra strada nei prossimi anni, rispettando la Carta dell’Onu e i suoi obblighi internazionali» ha dichiarato Brende.
«Sarà un vertice centrato sul clima e sulla transizione energetica – ha spiegato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del Forum – [sarà, NdR] il primo summit che riunisce i leader mondiali in questa nuova situazione caratterizzata da un mondo multipolare emergente a causa della pandemia e della guerra. Il fatto che quasi 2.500 leader della politica, della società civile e dei media si uniscano di persona dimostra la necessità di una piattaforma globale affidabile, informale e orientata all’azione per affrontare i problemi in un mondo guidato dalla crisi».
Il titolo di questa edizione è La storia a un punto di svolta: politiche governative e strategie di business. Parteciperanno oltre 50 capi di Stato e di Governo tra cui il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente israeliano, Isaac Herzog, il premier spagnolo Pedro Sanchez, il premier olandese Mark Rutte, oltre alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e a numerosi commissari, fra cui quello all’Economia, Paolo Gentiloni.
Ci saranno anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, l’inviato speciale per il clima del presidente Usa, John Kerry, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, interverrà in collegamento video all’apertura del vertice, mentre altri esponenti politici ucraini parteciperanno di persona, come il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, la vice premier e ministra dell’Economia, Yuliia Svyrydenko, e il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko.
Per l’Italia saranno presenti quattro ministri: Daniele Franco (Economia), Roberto Cingolani (transizione ecologica), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibile) e Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale). Parteciperanno anche diversi manager italiani, tra cui Andrea Illy (Illycaffè), Silvia Merlo (Saipem), Paolo Merloni (gruppo Ariston), Stefano Scabbio (gruppo Manpower), Domenico Siniscalco (Morgan Stanley), Andrea Sironi (Generali), Francesco Starace (Enel).
Il programma si articola intorno a 6 temi: promuovere la cooperazione globale e regionale; assicurare la ripresa economica e dare forma a una nuova era di crescita; costruire società sane ed eque; salvaguardare il clima, il cibo e la natura; guidare la trasformazione industriale; sfruttare il potere della Quarta Rivoluzione Industriale.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/GIAN EHRENZELLER
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