Ucraina: l’ex ministra austriaca Kneissl lascia il Cda di Rosneft. Starbucks lascia Mosca dopo 15 anni. In arrivo una legge per confiscare i beni di chi sostiene l’invasione
Il grande magazzino britannico Harrods ha deciso di interrompere la vendita di beni di lusso costosi ai clienti residenti in Russia. L’azienda ha contattato i clienti che, in base ai loro dati, potrebbero essere interessati dal divieto del governo britannico di esportare beni di lusso in Russia, come sanzione per l’invasione ucraina, e che quindi non potrebbero fare acquisti presso il negozio di lusso.
Continuano le dimissioni dal consiglio di amministrazione del colosso energetico Rosneft. Dopo l’ex cancelliere Gerhard Schroeder e l’imprenditore tedesco Matthias Warnig, anche l’ex ministra degli Esteri austriaca, Karin Kneissl, ha deciso di lasciare. Eletta nel cda di Rosneft un anno fa, Kneissl era diventata la prima donna in questo organo di governo della compagnia petrolifera ed è stata ministra degli Esteri dell’Austria dal 2017 al 2019.
Starbucks Corp lascia il mercato russo dopo quasi 15 anni, unendosi a McDonald’s nel segnare la fine
della presenza di alcuni dei principali marchi occidentali nel Paese. Starbucks ha 130 punti vendita in Russia, interamente posseduti e gestiti dal suo licenziatario Alshaya Group, con quasi 2.000 dipendenti nel Paese.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una legge che prevede la possibile confisca delle proprietà e dei beni di coloro che sono accusati dalle autorità di Kiev di sostenere l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe: lo riportano il Washington Post e la testata online Meduza. «La procedura di identificazione e confisca dei beni delle persone sanzionate che in un modo o nell’altro sostengono l’aggressione degli occupanti contro l’Ucraina consentirà di reintegrare rapidamente il bilancio ucraino a spese dei nemici», ha affermato Zelensky secondo la nota.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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