Il primo voto per l’elezione del nuovo direttore esecutivo dell’Esm ha dato fumata nera. Ora il voto è rinviato al 16 giugno
Fumata nera per il nuovo direttore esecutivo dell’Esm–European Stability Mechanism, il “Fondo salva-Stati” dell’Eurozona. Per la successione al tedesco Klaus Regling, al termine del mandato, erano in lizza quattro candidati: l’italiano Marco Buti, attualmente capo di gabinetto del commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ed ex direttore generale (dal 2008) della Direzione economica e finanziaria (Dg Ecofin) della Commissione; il lussemburghese Pierre Gramegna, ex ministro delle finanze; il portoghese João Leão, anche lui ex ministro delle finanze; e l’olandese Menno Snel, ex segretario di Stato alle finanze.
Dopo il primo voto, l’Olanda ha ritirato il proprio candidato ed il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha deciso di interrompere le operazioni di voto, evidentemente temendo uno stallo visto che mancava il sostegno da parte di una maggioranza qualificata, ovvero l’80% degli Stati membri.
E’ tutto rimandato alla prossima riunione dell’Eurogruppo, il 16 giugno a Lussemburgo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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