A maggio l’indice PMI composito dell’Eurozona scende a 54,9 punti. In calo anche l’inidce PMI manifatturiero e dei servizi
La crescita dell’economia dell’Eurozona è rimasta robusta, trainata dal settore terziario che continua a riportare un’espansione forte grazie alla ripresa della domanda repressa dalla pandemia, mentre il manifatturiero ha indicato un incremento solo modesto per il secondo mese consecutivo dovuto al calo degli ordini ricevuti.
Secondo i dati preliminari flash l’Indice destagionalizzato S&P Global PMI Composito dell’Eurozona di maggio è sceso a 54,9 da 55,8 di aprile. L’indice PMI manifatturiero è pari a 54,4 punti, in calo rispetto al precedente 55,5 punti. L’indice PMI servizi invece è pari a 56,3 punti, in calo rispetto al precedente 57,7 punti.
Tutti gli indici confermano comunque una forte espansione, visto che i dati sono superiore alla soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra contrazione ed espansione.
«Grazie alla domanda che al momento, e soprattutto nelle famiglie, sta favorendo il settore dei servizi, i dati PMI finora raccolti sono coerenti con un solido tasso di crescita economica anche se la pressione inflazionistica resta elevata a livelli senza precedenti – ha dichiarato Chris Williamson Chief Business Economist presso la IHS Markit, commentando i dati flash. – Una tale pressione dei prezzi, accompagnata dalla forte crescita del PIL segnalata dall’indagine, potrebbe far cambiare l’approccio dei responsabili delle politiche della BCE verso una posizione più aggressiva».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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