La presidente della Commissione europea è intervenuta al World Economic Forum in Svizzera. Stoltenberg: “con guerra Putin ha più Nato ai suoi confini”
La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen è intervenuta oggi al World Economic Forum di Davos in Svizzera (leggi qui).
«L’Ucraina deve vincere questa guerra – ha esordito – per la prima volta l’Unione Europea sta fornendo a Kiev aiuti militari, per aiutare l’Ucraina a risorgere dalle ceneri. Zelensky ha riconosciuto l’unità senza precedenti del mondo democratico, anche la ricostruzione dell’Ucraina richiede una unità senza precedenti: il lavoro che abbiamo davanti a noi è colossale ma insieme ma possiamo e riusciremo ad affrontare questa sfida. Per questo ho proposto una piattaforma di ricostruzione guidata da Kiev e dalla Commissione europea, combineremo l’aspetto delle riforme con quello degli investimenti. La piattaforma riceve investimenti da tutto il mondo, sia dal pubblico sia dal privato, abbiamo messo a disposizione 10 miliardi ma bisogno del coinvolgimento di tutti. Si tratta di un piano Marshall per l’Ucraina: dobbiamo cercare di esplorare tutte le possibilità per stabilire uno stato di diritto e indipendenza della magistratura, combattere gli oligarchi, costruire aziende e una economia che sia forte equa e competitiva. Noi siamo al loro fianco e io credo che questo sia un momento cruciale per tutte le democrazie del globo».
Von der Leyen ha aggiunto che l’aggressione di Putin “minaccia l’ordine internazionale” e che il conflitto sta “innescando una serie di onde di shock in tutto il mondo”: «sta mettendo a dura prova le filiere di distribuzione delle imprese, ha creato una fitta nebbia di incertezza per tutti gli investitori di tutto il mondo e ci sono sempre più società e Paesi già colpiti dalla pandemia che stanno cercando di risolvere i loro problemi e adesso devono affrontare i picchi dei prezzi energetici. La Russia ha cercato di esercitare pressione su di noi tagliando le forniture di gas, invece questa guerra ha rafforzato l’Europa che vuole rendersi indipendente».
Per quanto riguarda il Green Deal, Von der Leyen ha spiegato: «dobbiamo allontanarci dai combustibili fossili. Abbiamo segnato la strada che ci porterà all’indipendenza energetica, abbiamo messo in piedi gli strumenti per poterlo fare. Il Green Deal era già un piano ambizioso ma ora stiamo portando le nostre ambizioni a un altro livello. La commissione Ue ha proposto il Repower Eu con una base di 300 miliardi di euro per liberarci dai combustili fossili russi e operare una transizione verso l’energia pulita. Questo è il green deal europeo» (guarda qui).
Anche il numero uno della Nato, Jens Stoltenberg, è intervenuto a Davos al World Economic Forum (leggi qui l’intervento di Ursula von der Leyen).
Il segretario dell’Alleanza si è detto fiducioso dell’accoglienza che verrà riservata a Svezia e Finlandia. Sul conflitto in corso ha sottolineato: «la Nato ha due obiettivi: sostenere l’Ucraina e prevenire l’escalation di questa guerra».
Stoltenberg, infatti, ha ribadito come il presidente russo abbia fatto scoppiare questa guerra perché mettere un freno alla pressione della Nato ai suoi confini e debba ora fare i conti con l’ingresso di nuovi Paesi. «Putin voleva meno Nato ai suoi confini e per questo ha iniziato una guerra. Ora invece avrà più Nato alle frontiere e più membri dell’alleanza – ha detto. – A dicembre il presidente Vladimir Putin ha presentato un ultimatum alla Nato: chiedeva una trattato legalmente vincolante per riscrivere l’architettura della sicurezza in Europa, per ristabilire sfere di influenza e forzare la Nato a ritirarsi dalla parte orientale della sua alleanza e a terminare l’allargamento».
Ha poi ribadito: «la Nato non sarà parte della guerra, non ci sarà alcun coinvolgimento diretto dell’Alleanza nel conflitto. Salutiamo con favore l’aumento della spesa per la difesa dei Paesi dell’Unione Europea e la strategia Ue sulla sicurezza comune, che va nella giusta direzione, ovvero superare la frammentazione dell’industria bellica europea. Ma dobbiamo essere sicuri che gli sforzi dell’Ue non vadano in competizione con la Nato o creino doppioni. Credo nella cooperazione tra Ue e Nato, dal 2014 l’abbiamo portata a livelli senza precedenti: Usa ed Europa devono essere uniti, la nostra sicurezza è interconnessa».
di: Micaela FERRARO
FOTO: SHUTTERSTOCK
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