Il presidente degli Stati Uniti ha firmato l’ordine durante una conferenza stampa con la vicepresidente Harris a due anni di distanza dall’assassinio di George Floyd
Dopo la strage in Texas e a un anno di distanza dall’omicidio di George Floyd, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la vicepresidente Kamal Harris hanno tenuto una conferenza stampa.
«È un onore per me avere qui la famiglia di George Floyd. Avete sperimentato l’angoscia di perdere qualcuno che amavate. I vostri cari dovrebbero essere qui con noi. Oggi – ha detto la vicepresidente Harris – è una giornata molto difficile per la famiglia di Floyd: non ci dimenticheremo mai quello che è accaduto quel giorno. Siamo qui oggi nel suo ricordo e nel ricordo di coloro che abbiamo perso. Siamo qui per parlare delle forze dell’ordine del nostro Paese: quando c’è un uso eccessivo della forza questo è quello che accade. Abbiamo emanato il ‘George Floyd Justice in Policing Act’ ma i repubblicani non l’hanno accettato. Il presidente firmerà un ordine esecutivo che renderà le forze dell’ordine responsabili e le manterrà al sicuro sul lavoro. Non è il sostituto di una legge ma è un passo avanti necessario. Chiediamo al Senato di approvare il ‘George Floyd Justice in Policing Act’ ».
Interviene, poi, il presidente Biden, che parla della sparatoria avvenuta nella scuola elementare in Texas: «Nei prossimi giorni incontrerò le famiglie delle vittime. Dobbiamo essere con loro. Sono veramente stanco di tutto quello che continua a succedere. Ho passato la mia carriera cercando di portare avanti delle riforme sulle armi. il secondo emendamento non è assoluto. Una volta non si potevano possedere tutte le tipologie di armi, c’erano dei limiti. L’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e comprare delle armi da guerra è aberrante. Dov’è il coraggio di affrontar una lobby molto potente. Delle leggi sulle armi, soprattutto su quelle da fuoco: non c’è stata conferma da parte del Senato rispetto a queste legislazioni. Il Senato deve confermare l’ordine e mandarlo sul mio tavolo Siamo qui per agire, dobbiamo farlo.
«L’ordine esecutivo che firmerò oggi è così importante – ha affermato Biden, tornando sulla morte del 46enne ucciso durante un arresto dall’agente Derek Chauvin – Il trauma che le persone afroamericane hanno dovuto affrontare è troppo grande. Un funzionario della polizia è stato condannato per aver assassinato George Floyd. Perché in questa Nazione tanti afroamericani si svegliano pensando che potrebbero perdere la loro vita? Vorrei, però, ringraziare le forze dell’ordine che sono intervenute in Texas. Quest’ordine esecutivo potrebbe rappresentare una rivoluzione nell’ordinamento della polizia».
Dopo il discorso, il presidente firma l’ordine, che vieta tattiche come la presa al collo (chokehold). Il provvedimento sancisce la creazione di un database nazionale volto a tracciare le cattive condotte dei poliziotti e restringe ulteriormente il trasferimento di equipaggiamento militare ai dipartimenti di polizia.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: