La Nike non rinnova il franchising in Russia, stop a nuove consegne. Mosca: “pronti al dialogo sulle forniture di grano dall’Ucraina”. Gentiloni: “possibili a giorni nuove sanzioni Ue alla Russia”. In Ue congelati beni per 10 mld a oligarchi russi
«La Russia ha tutti i fondi per i pagamenti e pagherà in rubli». Così il presidente della Duma risponde agli Stati Uniti, che ieri hanno annunciato lo stop all’estensione della deroga chiave, che scade oggi, che consente a Mosca di pagare i detentori negli Usa di bond russi. Nelle intenzioni di Washington c’è quello di spingere Mosca più vicino all’orlo del default (guarda qui).
La Nike ha deciso di non rinnovare l’accordo di franchising con Inventive Retail Group (Irg), una società che gestisce 37 negozi al dettaglio a marchio Nike in Russia. Secondo il presidente di Irg, Tikhon Smykov, Nike non sarà quindi in grado di effettuare consegne in Russia “nel prossimo futuro“. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform.
La Russia intanto si dice pronta al dialogo con tutti i partner internazionali sulle forniture di grano dall’Ucraina: lo ha detto il vice ministro degli Esteri, Andrey Rudenko, rispondendo all’appello lanciato dall’Occidente a Mosca. Per evitare una crisi globale alimentare, ha però poi aggiunto, “le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere revocate“.
Proprio in riferimento alle nuove sanzioni Ue alla Russia il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha annunciato che ulteriori accordi potranno essere presi nei prossimi giorni.
Nell’ambito dei diversi pacchetti di sanzioni dell’Unione europea alla Russia per l’aggressione all’Ucraina sono stati congelati sino ad ora beni per 10 miliardi agli oligarchi russi. Lo ha indicato il commissario Ue alla giustizia Didier Reynders.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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