Il Cane a 6 zampe ha approvato l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie per un esborso minimo di 1,1 miliardo di euro
Il CdA di Eni ha approvato le modalità attuative per l’avvio del buyback, il programma di acquisto di azioni proprie per un esborso minimo di 1,1 miliardo di euro. L’esborso è incrementabile fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro in funzione dello scenario del prezzo del Brent, e per un numero di azioni non superiore a 357 milioni (pari al 10% delle azioni ordinarie post annullamento). La delibera segue l’autorizzazione dell’assemblea degli azionisti, tenutasi l’11 maggio 2022.
Il Cane a 6 zampe, si legge in una nota, aggiornerà la propria valutazione sullo scenario relativo al programma di buyback a luglio e a ottobre. In presenza di scenari di prezzo del Brent superiori a 90 dollari al barile, Eni aumenterà il controvalore complessivo del programma di buyback per un ammontare pari al 30% del Free Cash Flow incrementale associato.
Nella nota si sottolinea che il buyback è “finalizzato ad offrire alla società un’opzione flessibile per riconoscere agli azionisti un’ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione di dividendi, con l’intenzione di condividere la generazione di valore legata ai progressi di Eni nel proprio percorso strategico e al miglioramento dello scenario”.
Gli acquisti saranno avviati entro metà giugno 2022 e termineranno, con ogni probabilità entro aprile 2023. A seguito della delibera di annullamento delle azioni proprie adottata dall’assemblea, l’azienda detiene 31.731.302 azioni proprie, pari a circa lo 0,89% del capitale, acquistate sulla base dei precedenti programmi di buyback.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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