Il bilancio delle vittime civili sale a quattromila
93 giorni di guerra in Ucraina e questa mattina il sindaco di Severodonetsk ha dichiarato che sono state uccise, da inizio conflitto, almeno 1.500 persone nella sola Regione.
Sale il bilancio dei civili in tutto il Paese: 4mila secondo l’Onu, con 241 bambini uccisi e 438 feriti da inizio guerra.
Il presidente ucraino Zelensky ha rivolto un monito alle grandi potenze occidentali: «il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra».
Zelensky ha aggiunto che le forze russe vogliono “ridurre in cenere” il Donbass. «L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata. Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol».
Nel bombardamento di ieri a Kharkiv sono morte 9 persone, incluso un bambino di appena cinque mesi. I feriti sono 19.
Circa 70 cadaveri sono stati trovati nell’ex stabilimento di Oktyabr, a Mariupol. Lo ha affermato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Le persone sono rimaste tra le macerie dell’edificio dopo il bombardamento. I corpi sono stati chiusi in sacchetti di plastica e portati per la sepoltura in una fossa comune nel villaggio di Stary Krym“.
Il vicepresidente della Commissione europea e responsabile del European Green Deal, Frans Timmermans, è tornato a parlare dell’embargo energetico affermando che è necessario smettere di “mettere soldi in tasca a Mosca”.
«Dobbiamo avere più risorse rinnovabili, essere sempre più indipendenti per gli approvvigionamenti e consumare meno – ha dichiarato – un grado in meno di temperatura nelle case di 450 milioni di famiglie vale 10 miliardi di metri cubi di gas. Un embargo petrolifero aiuta ma non è un colpo risolutivo. Noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili. Non c’è modo in cui Putin possa ricattarci con il suo gas. Se taglia le forniture farà molto più male a sé stesso che a chiunque altro».
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/SERGEY KOZLOV