E ricorda che l’aumento delle tasse era scongiurato “dal testo approvato lo scorso ottobre”
Secondo il presidente della commissione Finanze della Camera e relatore del provvedimento, Luigi Marattin di Italia viva è stata la “determinazione del presidente del Consiglio” a essere “decisiva per sbloccare il disegno di legge delega sul fisco“.
Intervistato dal Corriere Marattin ha spiegato che “il fatto che sulla casa le tasse non sarebbero aumentate di un centesimo era scritto fin dal testo approvato in consiglio dei ministri lo scorso ottobre” e per la riforma dell’Irpef sono 6 i miliardi stimati per “ridurre le aliquote a tre, a vantaggio dei redditi medio-bassi, 4 miliardi, mentre per estendere la cancellazione dell’Irap alle società di persone altri 2. In tutto, 6 miliardi, che possono essere trovati con la prossima manovra. Ma secondo me la priorità è il taglio dei contributi sul lavoro: troppo alti, come confermano i dati dell’Ocse“.
Per quanto riguarda l’attuazione della delega Marattin ha sottolineato che “la delega prevede 18 mesi per i decreti attuativi e quindi buona parte del periodo riguarderà il prossimo governo. Non sono un ingenuo, ma spero che almeno una parte della riforma venga messa in pratica da questo governo“.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI
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