Dall’invasione russa ad oggi hanno perso la vita 242 bambini . Zelensky accusa l’Ue per l’impasse sulle sanzioni
«Il Donbass sarà ucraino. Perché siamo noi, è la nostra essenza»; così in uno dei suoi ultimi videomessaggi il presidenze Zelensky torna a parlare dell’inasprimento dell’offensiva russa nel Sud-Est del Paese, dove i separatisti filo-russi hanno preso il centro di Lyman.
«L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata – accusa ancora il presidente ucraino. – Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol».
Zelensky ha poi accusato l’Europa per l’impasse sul sesto pacchetto di sanzioni, bloccato dall’Ungheria di Orban.
Oggi il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina ha riferito di una ritirata dell’esercito russo nell’area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka a causa di ingenti perdite. Proprio a Severdonetsk ci sono stati “almeno tre pesanti bombardamenti e in alcuni luoghi sono scoppiati combattimenti di strada”, 14 condomini sono stati danneggiati e “anche il vicino villaggio di Synetskyi è stato gravemente bombardato”.
Il procuratore generale dell’Ucraina intanto riferisce che il numero di bambini morti dall’inizio del conflitto è salito a 242, 440 i feriti.
Il senatore Salvini, dopo l’annuncio di una visita a Mosca, precisa che «non vado a Mosca a nome del governo. È evidente. Non sfido Draghi, semmai è un supporto. Mario Draghi ha chiamato Mosca, si è soffermato a lungo. È un ribadire, un aggiungere e rafforzare. Non mi sostituisco a niente e a nessuno».
«Salvini va a Mosca? Naturale. Va dove gli batte il cuore» commenta con un tweet Enrico Letta.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/US POLIZIA UCRAINA
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