Attesa la firma definitiva dell’accordo. I termini dell’intesa siglata nel 2020 restano invariati
La salita dello Stato al 60% di Acciaierie d’Italia attraverso Invitalia sarà prorogata di due anni, fino al 2024.
Domani, 31 maggio, è fissata la scadenza per il passaggio dall’attuale partecipazione pubblica del 38% alla maggioranza del capitale. È attesa, quindi, la firma definitiva dell’accordo per il rinvio.
Stando alle prime indiscrezioni, , i termini dell’intesa al momento restano invariati rispetto al contratto siglato il 10 dicembre 2020, così come l’assetto societario che vede Franco Bernabè presidente del Cda di e Lucia Morselli amministratore delegato di Acciaierie D’Italia.
Secondo l’accordo originario, il 31 maggio sarebbe dovuto avvenire il passaggio in maggioranza di Invitalia con il versamento di 680 milioni di euro per acquistare gli asset oggi in affitto. Il closing viene spostato di due anni in attesa del completamento delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), delle decisioni della magistratura sull’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo (una delle clausole sospensive del contratto) presentata dai commissari di Ilva in As, e della ricerca di nuovi finanziamenti.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/DONATO FASANO
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