
Secondo Holzmann un aumento di 50 punti base invierebbe un segnale chiaro e necessario che la BCE è seriamente intenzionata a combattere l’inflazione
«Un aumento di 50 punti base invierebbe un segnale chiaro e necessario che la BCE è seriamente intenzionata a combattere l’inflazione». E’ quanto afferma Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca e uno dei membro più hawkish del board della Bce, dopo gli ultimi dati record pubblicati in merito all’inflazione nell’Eurozona.
«Un chiaro segnale sul tasso di interesse aiuterebbe anche a sostenere il tasso di cambio dell’euro – ha aggiunto Holzmann in commenti inviati via email a Bloomberg. – L’euro debole non aiuta sul fronte dell’inflazione».
Una visione più dura di quanto previsto dal capo economista della Bce Philip Lane che aveva parlato della necessità di alzare i tassi di 25 punti base a luglio e a settembre.
Ora queste nuove dichiarazioni non fanno altro che aumentare le attese del mercato per una mossa aggressiva di Francoforte al prossimo meeting di politica monetaria in programma il prossimo 9 giugno.