
Il 50% nuclei spende meno di 2.048 euro. Aumentano le spese per visite mediche e accertamenti
Nel 2021 la spesa media mensile delle famiglie italiane è stata di 2.437 euro in valori correnti, segnando +4,7% rispetto al 2020. A dirlo è l’Istat secondo cui sono ancora lontani i tempi pre-Covid visto che rispetto al 2019 la variazione in valori correnti ha ancora segno negativo (-4,8%).
La distribuzione dei consumi è asimmetrica e più concentrata nei livelli medio-bassi con il 50% delle famiglie residenti in Italia che lo scorso anno ha speso una cifra non superiore a 2.048 euro (1.962 euro nel 2020).
Risultano limitati i consumi per viaggi e vacanze. Tra quante già spendevano per questa voce nel 2020, la percentuale di chi l’ha ridotta rispetto all’anno precedente è del 62,4%, una percentuale ancora più alta di quella riscontrata nel 2020 (pari al 46,8%) e che risulta in crescita soprattutto al Nord (dal 44,1% al 61,2%). La percentuale più elevata di famiglie che nel 2021 dichiarano di aver ridotto questo esborso si osserva comunque nel Mezzogiorno (69,8%).
La seconda voce di spesa che ha subito una riduzione rispetto all’anno precedente è quella per abbigliamento e calzature: il 52,7% delle famiglie che acquistavano già questi beni un anno prima dell’intervista (45,5% nel 2020) ha infatti limitato tale esborso (49,1% nel Nord, 59,7% nel Mezzogiorno).
Aumentano invece le spese per visite mediche e accertamenti periodici. In questo caso sono al 4,4% la percentuale di famiglie che ha effettuato un esborso maggiore dal 3,9% del 2020, ma al Centro raggiungono il 5,3%.