Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia vede la tv in calo, mentre cresce la radio
Chiude piatto ad aprile il mercato della pubblicità. Secondo i dati Nielsen gli investimenti ammontano a -0,2%, portando la raccolta pubblicitaria del primo quadrimestre al 2,3%.
Guardando ai singoli mezzi la Tv è in calo del 5,3% ad aprile e del 3,3% nel quadrimestre. I quotidiani sono in negativo del 3% mensilmente mentre i periodici sono calati dell’1%. Al contrario è cresciuta la radio che ad aprile ha segnato un rialzo del 7,8% (quadrimestre 4,2%), mentre ha fatto ancora meglio l’intero universo della pubblicità web che ha chiuso il primo quadrimestre registrando una crescita del 6%.
«Ci aspettavamo un bimestre, dopo il famigerato 24 febbraio, più complicato per la nostra industria che al momento sembra reggere il contraccolpo come dicono i numeri – ha detto Alberto Dal Sasso, Adintel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen. – Tutto si giocherà nella seconda parte dell’anno ed e’ evidente che gli sviluppi politici del conflitto avranno una influenza diretta in positivo o in negativo, e non dobbiamo dimenticare che, a fine anno, avremo i mondiali di calcio e anche senza gli azzurri, rappresentano un bacino interessante per tutta l’industry e per le aziende che comunicano. La nostra previsione per fine anno al momento vede ancora un atterraggio in segno positivo, visto anche l’andamento dei primi due mesi di conflitto».