Il drone sottomarino di Saipem opererà in acque ultra-profonde per conto di Shell e Petrobas
Nuova commessa per Saipem. Il suo drone sottomarino Flat Fish verrà impiegato in Brasile per l’ispezione di giacimenti di Shell e Petrobras. Lo annuncia il gruppo di San Donato Milanese che si è aggiudicato il contratto per due progetti pilota per l’ispezione di altrettanti giacimenti in acque ultra-profonde, gestiti rispettivamente dalle due compagnie energetiche.
I progetti costituiscono un pilota e fanno parte del programma di ricerca e sviluppo di ANP, l’agenzia nazionale brasiliana per il petrolio, il gas naturale e i biocombustibili. L’obiettivo è quello di qualificare il drone per eseguire ispezioni senza equipaggio e senza navi, come si legge in una nota. «L’assegnazione di questo contratto – specifica il gruppo – conferma l’impegno di Saipem per lo sviluppo tecnologico nell’ambito della robotica sottomarina e nell’automazione avanzata e rappresenta un tassello importante nella ricerca costante di soluzioni a basse emissioni di carbonio competitive ed efficienti».
Per condurre le operazioni Saipem ha implementato il drone FlatFish ad oltre 2.000 metri di profondità, potenziando le sue caratteristiche basate sull’intelligenza artificiale e le sue capacità di navigazione e monitoraggio. A guidare le attività che dureranno 12 mesi sarà Sonsub, il “centro di eccellenza” di Saipem per le tecnologie subacquee e la robotica.
Una prima fase prevede i test intermedi del drone in acque poco profonde, che verranno effettuati presso la base di Saipem di Trieste con il supporto del dipartimento di ingegneria di Sonsub in Brasile. La seconda fase invece è quella dell’impiego del drone nelle acque brasiliane nel terzo trimestre del 2022.