
Domenico Bosatelli scompare nella sua casa a Bergamo all’età di 88 anni. A lui si deve l’intuizione rivoluzionaria dell’uso del tecnopolimero nell’impiantistica elettrica
Addio a Domenico Bosatelli, fondatore e presidente onorario di Gewiss, gruppo elettrotecnico quotato a Piazza Affari. E’ morto questa notte all’età di 88 anni nella sua abitazione. Lascia la moglie e tre figli Fabio, Luca e Matteo. La camera ardente è stata allestita presso Palazzo del Monte, a Bergamo.
Nato ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, il 3 dicembre 1933, Domenico Bosatelli ha fondato Gewiss nel 1970 sull’intuizione rivoluzionaria dell’uso del tecnopolimero nell’impiantistica elettrica. Grazie a una visione imprenditoriale ha guidato l’azienda fino all’affermazione internazionale, con oltre 1.600 dipendenti e una presenza in più di 100 paesi nel mondo. Poi nel 2020 ha passato il testimone a suo figlio, Fabio, che lo ha affiancato per ben 30 anni.
Fu sempre lui ad ideare anche Chorus Life, un modello di città per il terzo millennio per rivitalizzare le periferie, ponendo al centro la qualità della vita e il benessere della persona.
Tante le cariche e le onorificenze attribuite all’imprenditore. Nel 1994 i è stato nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro e nel 2003 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica dall’Università di Bergamo, solo per citare quelle più di spicco.
Nel corso della sua carriera è anche stato vice presidente della Confederazione degli Imprenditori italiani nel mondo nel 2004 e vice presidente della Camera di Commercio Italo Russa, fino a ricoprire dal 1998 fino al 2018 la carica di vice presidente Anie -Associazione Nazionale Industrie Elettrotecniche.
«Scompare un grande imprenditore italiano, bergamasco doc. Ci mancheranno il suo carisma visionario e il suo coraggio. Ci resta Chorus Life, il quartiere delle tre generazioni, il suo ultimo dono alla città», ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.