Le dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimme saranno consegnate agli Stati memebri a fine giugno. Oms: “valutiamo se è emergenza internazionale”
Dopo il Covid ecco che un altro virus spaventa il mondo: il vaiolo delle scimme. Il numero di casi a livello globale continua a salire. Ieri è stato segnalato il primo caso accertato in Romania, mentre in Inghilterra il totale dei contagi è salito a 470. In Canada, a Toronto, hanno aperto le prime cliniche per il vaccino. La Toronto Public Health ha spiegato che nelle prossime settimane diverse strutture potranno vaccinare coloro che hanno avuto contatti stretti con qualcuno che è risultato positivo e quelli maggiormente esposti al virus.
E di fronte a questo nuovo problema anche l’Ue corre ai ripari. La commissaria Ue alla salute, Stella Kyriakides, ha annunciato che firmerà in giornata un accordo per l’acquisto di 110 mila dosi di vaccino da fornire agli Stati membri con la prima consegna a partire dalla fine di giugno. «Abbiamo attualmente 900 casi di vaiolo delle scimmie all’interno dell’Ue e circa 1.400 casi in tutto il mondo – ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue Salute a Lussemburgo. – Questa è la prima volta che utilizziamo i fondi dell’Ue per acquistare vaccini che possiamo poi distribuire agli Stati membri. E questo mostra cosa possiamo fare quando lavoriamo insieme e il potere di avere strutture in atto tali da poter rispondere immediatamente alla crisi come quella che abbiamo ora».
«Il focolaio di vaiolo delle scimmie è insolito e preoccupante. Per questo motivo ho deciso di convocare il Comitato di Emergenza ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale la prossima settimana, per valutare se questo focolaio rappresenti un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale». Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso di un briefing dell’organizzazione.