
L’esercito russo ha lanciato un ultimatum ai resistenti nell’impianto chimico Azot per deporre le armi
L’epicentro della guerra in Ucraina è ormai diventato il Donbass, dove le informazioni contrastanti non lasciano presagire una prossima risoluzione delle ostilità. Da un lato infatti lo Stato maggiore ucraino afferma che “i soldati ucraini stanno respingendo con successo i tentativi di attacco del nemico a Severodonetsk e Toshkivka, i combattimenti continuano“.
Dall’altro da Mosca è arrivato il monito alle forze ucraine asserragliate nell’impianto chimico Azot, nella città di Severodonetsk, di arrendersi entro le prime ore di oggi.
Il generale Mizintsev, lo stesso ufficiale già a capo dell’assedio di Mariupol, ha intimato alle forze nemiche di “fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi”.
Secondo quanto riportato dal sindaco Oleksandr Stryuk all’interno della fabbrica ci sarebbero anche 560 civili.
A tal proposito, nel frattempo è stato aperto il corridoio umanitario accordato dai russi e dai separatisti dell’Est ucraino per l’evacuazione dei civili asserragliati nell’impianto chimico Azot.