
“Le crisi richiedono decisioni audaci e menti flessibili”. Villeroy: “riusciremo a frenare l’inflazione”. Visco: “l’aumento dei tassi è inevitabile”
«Non possiamo farci dominare dalle questioni di bilancio, né possiamo arrenderci al dominio delle questioni finanziarie. Dobbiamo rispettare il nostro mandato che è, così come molti di voi sanno, quello della stabilità dei prezzi». A parlare così è stata la numero uno della Bce Christine Lagarde durante un evento alla London School of Economics, dopo l’annuncio della Banca centrale che, nella giornata di ieri, a seguito di una riunione di emergenza, ha reso nota l’intenzione di lavorare su uno scudo anti-spread.
Lagarde ha parlato di crisi e politiche decisionali, green economy e parità di genere, ma non ha fatto nessun riferimento diretto alla riunione di emergenza di ieri. Si è soffermato a lungo sull’attività di governance durante le crisi, rivendicando una notevole esperienza. «Le crisi arrivano sempre in fasi di profonda incertezza, perché non sono mai le stesse e con l’incertezza devi avere coraggio – ha spiegato. – Il coraggio di agire anche quando non hai tutte le informazioni e il coraggio di cambiare, quando i fatti diventano chiari. Le crisi richiedono decisioni audaci e menti flessibili, ma non possono autorizzare qualunque azione. Bisogna attenersi ai mandati ricevuti. E ti devi attenere non solo alla lettera, ma allo spirito del mandato».
Il governatore della Banque du France François Villeroy è ottimista sul fatto che la politica della Bce per riportare l’inflazione al 2% nel medio termine funzionerà. «Abbiamo la volontà e la capacità. Faremo tutto quello che ci vuole. Whatever it takes», ha detto. Secondo lui “l’inflazione è come la velocità di un’auto. Prima era zero e dovevamo aumentare la velocità e ora dobbiamo togliere il piede dall’acceleratore attraverso l’uscita dal Qe e l’aumento in modo graduale ma duraturo dei tassi“.
Dello stesso avviso anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che ha detto: «l’incremento dei tassi di interesse lo facciamo come Bce per evitare che scappi di mano il genio dell’inflazione, che ci siano aspettative di inflazione che crescono in modo non controllato e alla fine ci sia una rincorsa tra prezzi e salari che porta solo a una caduta dei redditi reali».
Entrambi hanno parlato allo Young Factor, un progetto promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori e da Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena e UniCredit.