Agevolazione per grate alle finestre, porte blindate e non solo
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato quali interventi volti a rendere una casa più sicura possono godere della detrazione del 50% dell’Irpef (fino a 96mila euro, la metà per gli immobili residenziali adibiti ad attività commerciali).
Rientrano gli interventi per rafforzare, sostituire o installare cancelli o recinzioni murate, installare o sostituire grate alle finestre, apporre o sostituire serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installare rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apporre saracinesche. Anche i lavori per installare porte blindate o rinforzate, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati e apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
La detrazione si compone di 10 rate annuali e per poterne usufruire è necessario provvedere al pagamento tramite bonifico parlante (bancario o postale) che sia leggibile causale e il codice fiscale (o numero partita Iva) del beneficiario.
Va ricordato che le spese per un contratto con istituti di vigilanza non sono ammesse alla detrazione, per richiedere il bonus “è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione” si legge nel sito dell’Agenzia.