
L’Autorità e le Procure sono state chiamate a verificare le ipotesi di aggiotaggio e manovre speculative
Il Codacons ha annunciato di aver presentato un nuovo esposto “contro i rincari di benzina e gasolio alla pompa” con lo scopo di “accertare chi sta speculando sulla pelle degli italiani“.
La segnalazione è stata inoltrata all’Autorità per la concorrenza e a 104 Procure di tutta Italia, cui l’associazione consumatori ha chiesto di aprire un’indagine per verificare le presunte fattispecie di aggiotaggio e manovre speculative su merci che potrebbero aver aggravato la nuova ondata di aumenti dei prezzi dei carburanti.
Rispetto al 2021 la benzina è aumentata del 25%, il gasolio del 33%. «Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere» spiega ancora l’associazione.
Il Codacons aveva già presentato un esposto contro il rincaro della benzina lo scorso marzo, avanzando un’ipotesi di speculazione poi ripresa dallo stesso ministro Cingolani secondo cui “il mercato ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le imprese, è una colossale truffa creata dal nervosismo del mercato, i prezzi stanno crescendo in maniera scorrelata dalla realtà“.