
Uno studio presentato su Nature punta a smontare il principio secondo cui è giusto perseguire un accumulo illimitato di ricchezza
Quanto costa la felicità? O meglio, di quanti soldi avremmo bisogno per condurre una vita felice? Alcuni studiosi delle università di Bath, Bath Spa ed Exeter hanno provato a rispondere a questa domanda, concludendo che per un’esistenza ideale basta avere da parte 10 milioni di dollari.
Lo studio, pubblicato su Nature, ha coinvolto 8mila persone in tutto il mondo cui è stato chiesto un “preventivo” che, per l’86%, hanno indicato i 10 milioni come cifra sufficiente per realizzare la propria vita ideale. La ricerca presenta interessanti spunti di riflessione evidenziando risposte molto distanti in base al Paese.
Gli statunitensi ad esempio hanno dichiarato che per essere felici potrebbero essere necessari 100 milioni, in alcuni casi addirittura 100 miliardi di dollari, a differenza di quanto richiesto dai britannici che si “accontenterebbero” di 10 milioni di dollari; il 26% dei cittadini Uk sarebbe soddisfatta anche solo con un milione, a fronte di un 13% che invece avrebbe bisogno di 100 miliardi di dollari.
Un milione di dollari è sufficiente anche per la maggioranza delle persone di Argentina, India e Russia.
Gli esiti dello studio portano a smentire quel principio economico secondo cui “tutti sono motivati da desideri illimitati e si sforzano di accumulare quanta più ricchezza possibile” .
Non solo: «sforzarsi di aumentare continuamente la ricchezza individuale e perseguire una crescita economica senza fine ha avuto un costo pesante» per il pianeta, prosegue lo studio. «Con l’aumento della ricchezza, sono aumentati anche l’uso delle risorse e l’inquinamento»
Il tema della ricchezza individuale a discapito di quella collettiva è stato recentemente ripreso anche dall’ex arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, che ha chiesto al Governo una tassa patrimoniale sui super ricchi per superare il problema della “disuguaglianza a spirale”.
Considerando che l’1% più ricco del Regno Unito possiede quasi 3,6 milioni di sterline, la proposta porterebbe nelle casse della Monarchia 70 miliardi di sterline annui, l’8% del contributo fiscale annuale ricavato da appena 250mila famiglie.
In Italia l’1% più ricco possiede complessivamente 1,15 milioni di euro, distribuiti fra appena 36mila persone, con un tasso di 6 milionari ogni 100mila residenti fiscali. Solo il 2% della popolazione italiana supera i 70mila euro di reddito annuo.